I Salmi
di un marinaio solitario
Nel libro sono raccolti alcuni dei salmi, inni e canzoni, che sgorgarono spontaneamente dal cuore e dalla penna dell'autore, scritti per lo più a Calcutta negli anni 1947 e 1948. Scrive l'autore nella sua nota al lettore:
"Non mi sono preoccupato di rime, di melodie e neppure di sintassi, in certi casi, ma diedi espressione spontanea ad alcuni pensieri creativi, ad emozioni ed esperienze che mi presero in quegli anni turbolenti, quando ero tutto fuoco per la rigenerazione di Madre India, nel sogno di dare libertà completa alla gioventù Indiana non solo dal giogo dell'imperialismo Britannico, ma ancor più dalla tirannide delle passioni umane e dalla schiavitù verso qualunque forma di regime e di religione autoritaria ...
Allora la mia sola religione era quella dell'Illuminazione mentale, dello sviluppo umano, della canalizzazione delle passioni, delle emozioni e dell'intelletto al servizio del miglior bene dell'uomo, evitando l'esca dell'economia comunista e della plutocrazia capitalista da un lato, e delle religioni autoritarie dall'altro, insieme con l'inconsistente libertarismo anarchico ...
Spero e prego che questi Salmi giovino ad anime affini ovunque siano, e cerchino profondamente la Luce e l'Amore che sono il grande faro per l'uomo in questi suoi giorni di pellegrinaggio terreno."




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